Negli anni della divulgazione Margherita ha incontrato Marco Santarelli, ricercatore, laureato in filosofia e anche, fatto abbastanza inusuale nel mondo accademico, calciatore professionista. Un aspetto, questo, che incuriosisce molto l’astrofisica, che da giovane era stata una vera e propria sportiva. Da quel momento inizia un rapporto che va oltre quello professionale o accademico. A due mani, in questi anni, esce il loro primo libro “Diario di un incontro”. Margherita e Marco hanno partecipato insieme a numerose manifestazioni: per citarne alcune, a Teramo, dove intervengono al Festival della Filosofia, poi a Chieti per un ciclo di conferenze all’Università, all’Aquila, subito dopo il terremoto del 2009 per la manifestazione “L’Aquila volta la carta”. Anche da questa esperienza nasce un libro il cui titolo richiama quello della manifestazione che si è svolta nel capoluogo abruzzese. La casa editrice Einaudi, nel 2012, pubblica “Sotto una cupola stellata”, un’appassionata difesa della libertà intellettuale contro ogni dogmatismo che limita l’esercizio della ragione. Nasce l’idea di una Fondazione. Marga, così la chiamano in famiglia, non intende lasciare il suo vasto patrimonio librario a una Università: il suo desiderio è che i suoi libri, i suoi appunti e i suoi scritti, editi e inediti, vengano messi a disposizione di tutti. Un patrimonio di grande valore al quale ha contribuito anche l’amato marito, Aldo De Rosa. I libri della Hack vengono custoditi dal Comune di Trieste. Marco Santarelli comincia a lavorare all’idea di una Fondazione a lei dedicata: il primo obiettivo è quello di realizzare il sogno di Margherita, una biblioteca aperta al pubblico. Santarelli prende contatto con il Comune di Trieste e con Giorgio Cociani, amico fraterno della famiglia Hack e presidente del Gattile di Trieste, di cui Margherita è socia Fondatrice. Nel luglio del 2018 la Fondazione diventa una realtà e inizia a collaborare con il Comune di Trieste per la creazione della biblioteca della Hack.